Come si cura la contrattura capsulare?

Quando introduciamo nel nostro organismo corpi estranei, come le protesi mammarie negli interventi di Chirurgia Estetica del seno, si attiva un fisiologico meccanismo di protezione. Nella maggior parte dei casi è innocuo e non genera alcuna conseguenza; in altri, invece, si può innescare una fastidiosa reazione, una complicanza nota come contrattura capsulare.
Come si cura la contrattura capsulare - Chirurgia Deodato

Dottore, come capisco
se una protesi si è "incapsulata"?

COS'È LA CONTRATTURA CAPSULARE?

La contrattura capsulare è una complicanza che può verificarsi dopo un intervento di Mastoplastica Additiva con protesi.
Pur essendo materiali biocompatibili, le protesi mammarie restano pur sempre corpi estranei: l’organismo se ne separa circondando gli impianti con una membrana di tessuto connettivo che sostiene la protesi e la mantiene in posizione. Questa capsula cicatriziale è sottile e molto elastica. Tuttavia, per motivi non ancora del tutto chiari, si può ispessire, diventando insolitamente densa e contraendosi attorno alla protesi.

Perché avviene la contrattura capsulare?

Nel passato, la contrattura capsulare aveva un’incidenza del 30%.
Oggi, con l’utilizzo di protesi in silicone coesivo e con superficie testurizzata, impiantate dietro al muscolo pettorale, la frequenza di questa complicanza si aggira tra 1,5% e 3%. In genere, non vi è un momento specifico in cui si presenta, tuttavia la maggior parte dei casi di contrattura capsulare si verifica nei primi tre anni dopo l’intervento chirurgico.
Le cause della contrattura capsulare sono diverse da persona a persona.
Tra le più accreditate:

  • il legame genetico. Una storia familiare di malattie autoimmuni o di cicatrici anomale e spesse, possono predisporre una paziente a questa complicanza. Alcuni casi, tuttavia, non sembrano avere un legame genetico o un fattore di rischio identificabile;
  • il biofilm. Un sottile strato di batteri che si sviluppa attorno all’impianto, creando una risposta immunitaria di basso grado con la formazione di uno spesso tessuto cicatriziale fibroso;
  • la tecnica di posizionamento delle protesi mammarie contribuisce a ridurre l’insorgenza di questa complicanza. Ad esempio, l’utilizzo della dimensione corretta dell’impianto, la superficie testurizzata e il suo posizionamento retromuscolare sono tutte strategie preventive note, utilizzate da chirurghi plastici esperti.

È importante tenere presente che, anche con un protocollo rigoroso e una perfetta tecnica chirurgica, alcuni casi di contrattura capsulare possono ancora svilupparsi.

Come si presenta la contrattura capsulare?

Sebbene ogni caso sia unico, alcuni elementi comuni evidenziano il quadro clinico della contrattura capsulare.
Con il passare del tempo, la mammella coinvolta da questa complicanza perde il suo aspetto naturale: diventa più rotonda, sollevata, con i quadranti inferiori che si svuotano, e si nota un contorno irregolare del cono mammario. La protesi si sposta in alto, creando una evidente asimmetria mammaria. Infine, subentra il dolore.
I sintomi della contrattura capsulare variano a seconda della gravità. La contrattura lieve spesso è asintomatica e il seno non presenta alcuna evidente modifica esteriore. I casi avanzati, invece, causano dolore e una significativa alterazione dell’aspetto estetico, rendendo necessario un intervento chirurgico di revisione.

Secondo la classificazione di Baker, si distinguono quattro gradi di contrattura capsulare:

Contrattura capsulare classificazione - Chirurgia Deodato

Grado Baker 1

L’iniziale ispessimento della capsula connettivale non influisce sulle dimensioni, la forma o la consistenza del seno.
Il seno è morbido e sembra naturale.

Grado Baker 2

Il seno conserva il suo aspetto, ma alla palpazione si avverte una maggiore consistenza del cono mammario, mentre la protesi può apparire lievemente spostata verso il centro.

Contrattura capsulare Grado Baker 2 - Chirurgia Deodato
La protesi comincia a dislocarsi, spostandosi verso il centro.

Grado Baker 3

Il seno è indurito e presenta evidenti cambiamenti estetici, come un aspetto eccessivamente rotondo o un innaturale profilo della placca areola-mammaria. Di solito il dolore è lieve o assente.

Contrattura capsulare Grado Baker 3 - Chirurgia Deodato
La protesi è visibile e appare stretta dalla capsula connettivale che la circonda, mentre migra in alto verso la linea medio-sternale.

Grado Baker 4

Il seno è duro e dolente. La protesi è dislocata in alto, lasciando talora parzialmente svuotati i quadranti inferiori e creando delle irregolarità che deformano il suo naturale profilo.

Contrattura capsulare Grado Baker 4 - Chirurgia Deodato
La protesi ha abbandonato la sua sede naturale e si è spostata in alto. Il seno è duro e dolente.

Come si risolve la contrattura capsulare?

Se si verifica una contrattura capsulare, in particolare di grado 3 o 4, il trattamento chirurgico da eseguire è la capsulectomia totale: questa procedura prevede la rimozione e sostituzione della protesi mammaria, con l’asportazione di tutta la capsula fibrosa che la circonda (capsulectomia).

Conclusioni

Nell’intervento di Mastoplastica Additiva le pazienti ripongono sogni, speranze e aspettative.
Condensano il desiderio di un seno finalmente più armonico, più in sintonia con le loro forme, che consolidi la loro femminilità. Oltre a essere molto frustrante, l’insorgere di una contrattura capsulare è sempre causa di insoddisfazione. Affidarsi a un chirurgo plastico con un buon bagaglio di competenze ed esperienza riduce l’insorgenza di questa complicanza. L’intervento correttivo, al di là della normale delusione delle pazienti, risolve con efficacia la contrattura capsulare e permette di godere appieno del risultato estetico finale.

L’immagine di copertina di questo articolo è stata realizzata da Valentina Migliore (Graphic designer)

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