Dottore, come posso eliminare le borse intorno agli occhi?
PTOSI PALPEBRALE
Quando l'eccesso di cute e le palpebre cadenti spengono il nostro sguardo.
Uno sguardo – si dice – può valere più di mille parole.
Artefici di questo universale mezzo di comunicazione sono le palpebre, una struttura dinamica che trova nei muscoli mimici la chiave di volta di ogni nostra emozione. La contrazione o meno di questi piccoli muscoli conferiscono al volto un atteggiamento beffardo (muscolo corrugatore e muscolo procerus), un’espressione minacciosa o sonnolenta (muscolo orbicolare), un’area civettuola (muscolo elevatore) o attonita (muscolo frontale).
Col passare degli anni, l’aspetto giovanile e piacente viene meno, lasciando spesso il posto a occhi stanchi e invecchiati, appesantiti dall’eccesso di cute o dalla presenza di “borse” palpebrali. Se procedure mediche specifiche (Biorivitalizzazione, Peeling chimici, Filler, Tossina botulinica) possono restituire una temporanea freschezza al viso, la chirurgia estetica dà una soluzione stabile e permanente mediante l’intervento di Blefaroplastica.
Ptosi palpebrale: cosa fare per correggere le palpebre cadenti.
La Blefaroplastica è tra le prime tre procedure chirurgiche di ringiovanimento del volto e ha lo scopo di ridisegnare la piega palpebrale superiore (allontanandola di circa 8-10 mm dalle ciglia) e di dislocare di 3-4 gradi (2-4 mm) in alto l’angolo esterno dell’orbita, rispetto a quello interno. Permette, inoltre, di eliminare i cuscinetti di grasso periorbitario che conferiscono all’ovale del viso un aspetto stanco e talora indolente.
L'intervento di Blefaroplastica
Le odierne tecniche di Blefaroplastica sono state messe a punto durante il secolo scorso e mostrate chiaramente nei lavori di Dupuy e Rees (1971), Stephenson (1977) e Gonzales Ulloa (1983), precursori di una metodica chirurgica tuttora attuale. Valutata preventivamente la quantità di cute da asportare dalla palpebra superiore, eseguo l’incisione seguendo un disegno preoperatorio, così da ottenere una cicatrice che si confonde con la plica palpebrale.
Guarda il video dell’intervento chirurgico per la correzione della ptosi palpebrale.
L’incisione alla palpebra inferiore è posta a un millimetro circa dal bordo ciliare e non lascia alcuna cicatrice visibile. Successivamente, i cuscinetti di grasso periorbitario (due superiori e tre inferiori) sono prudentemente aperti per permettere l’escissione del tessuto adiposo in esubero.
È importante stabilire correttamente la quantità di cute da rimuovere dalla palpebra inferiore per evitare la formazione di un “ectropion”, ovvero una complicanza caratterizzata da una rotazione verso l’esterno del bordo palpebrale. Per una corretta valutazione, sono solito distendere la cute della palpebra inferiore sui piani sottostanti, così da asportare esclusivamente quella porzione di pelle che si proietta al di là del margine ciliare.
Nel postoperatorio, consiglio un massaggio drenante dei tessuti periorbitari che permette una più rapida decongestione delle palpebre e una più corretta adesione della pelle sui tessuti profondi, migliorando il risultato estetico.
La Blefaroplastica è una procedura chirurgica ben consolidata. Può essere eseguita in anestesia locale assistita, senza causare un rilevante impegno psico-fisico, e con risultati gratificanti